Alto potenziale cognitivo a scuola. Riconoscere e formare l’allievo.
Vademecum per i docenti. ZPS-APC

Funzioni esecutive

di Giovanni Galli

Le funzioni esecutive sono un complesso sistema di competenze che regolano i processi di pianificazione, controllo e coordinazione del sistema cognitivo, quindi conducono l’attivazione e la modulazione di determinati schemi e processi cognitivi.


L’articolazione fra:

– il carattere intuitivo delle conoscenze,

– la mancanza metacognitiva (“non so come ho fatto”)

– e la grande memoria, per cui accumulano nozioni senza imparare ad imparare,

comportano un vero e proprio funzionamento cognitivo unitario. Un’aggregazione di caratteristiche strettamente saldate, che solo accessoriamente richiedono perseveranza e sforzo, sistema e progetto, che raramente richiedono tempi lunghi. Questa articolazione comporta forti disturbi interiori quando i contenuti di conoscenza da assimilare richiedono altre modalità di funzionamento.

In particolare può causare frustrazioni e insuccesso quando la massa delle informazioni da assimilare viene ad accrescersi (vedi ad esempio l’insuccesso che vivono molti studenti all’entrata nel liceo).

Le funzioni esecutive sono processi cognitivi che permettono alle persone di pianificare, organizzare, prendere decisioni, prestare attenzione e regolano il comportamento.

 

  • In realtà più hanno un GAI alto e più è probabile che avranno problemi con l’organizzazione.
  • Spesso saltano dei passaggi sequenziali, hanno difficoltà ad identificare le informazioni essenziali. (questo si vedrà anche negli appunti).
  • Problemi con le funzioni esecutive in genere comportano difficoltà con il concetto di sé.
  • Questi bambini sono spesso frustrati, e hanno ben poca tolleranza per i propri errori.
  • Spesso prendono decisioni impulsive e poco motivate. Gli obiettivi a lungo termine possono sfuggire. Spesso semplicemente non sanno nemmeno come stabilire degli obiettivi.
  • Le funzioni esecutive possono essere sviluppate.
  • I genitori possono aiutare i loro figli APC a sviluppare le loro funzioni esecutive
  • I ragazzi dotati si basano molto sul loro ricco bagaglio di conoscenze. E con quanto hanno imparato riescono a gestire un sacco di cose. In genere sono molto motivati nei loro apprendimenti, fanno invece molta resistenza su quanto può provenire dall’esterno. In genere non sanno (dire) come gli altri si sono organizzati e come fare per organizzarsi. Devono essere sollecitati su questo piano.
  • I ragazzi devono avere una propria agenda!
  • Ricordatevi sempre di coinvolgerli nel processo di definizione del piano di lavoro 

 

Cosa sono, a cosa servono

Sono strettamente legate all’attenzione.

Le funzioni esecutive sono richieste per l’apprendimento di qualcosa di nuovo. Richiedono quindi attenzione fintanto che non ci sia una automatizzazione del gesto.

 

Le situazioni di routine non richiedono attenzione.

Le nuove situazioni lo richiedono. Allora sono necessarie alcune competenze:

  1. inibizione (attenzione selettiva)
  2. pianificazione (dare delle priorità ed organizzarle)
  3. flessibilità (modificare il proprio punto di vista, correggere)
  4. attenzione diretta
 
 

Attenzione:

Un APC può non capire cosa selezionare (non c’è selezione)

Con un APC bisogna ricordarsi che rapidamente un gesto diventa routine.

Con un APC la pianificazione può risultare difficoltosa (vedi il puzzle).

La realizzazione di un compito pianificato può/deve essere frammentato.

Con un APC l’attenzione può risultare più forte quando attiva due o più cose.

L’inibizione: blocca alcuni comportamenti, li impedisce. Necessita una focalizzazione e domanda maggiore attenzione. Inibire, richiede un tempo di riflessione e investe pure il funzionamento sequenziale e dunque la pianificazione. Senza la riflessione, le risposte sono date in maniera simultanea. In questo caso si parla di simultaneità, o di impulsività.

Inibire vuol dire anche scegliere, vale a dire selezionare alcune informazioni, per eliminarne altre. Bisogna anche rinunciare alla prima risposta, e resistergli.

Un APC, fatica a mantenere l’attenzione diretta e selettiva. La sua natura è appunto quella della velocità, della simultaneità, della multifunzionalità, dell’intuizione.

L’organizzazione visiva, con degli appunti scritti o raccolti in mappe, permette di meglio controllare il processo interattivo.

D’altro lato, per rispettare l’esigenza neurofisiologica multifunzionale, si può immaginare un processo attentivo costruito su due o tre contesti percettivi (studiare con la musica o con tv accesa, documentario o trasmissione poco interessante) (vedi ad esempio: B. Millêtre, Petit guide à l’usage des parents qui trouvent que leur enfant est doué, Payot).

 

La pianificazione:

  • organizza secondo un piano e dei metodi determinati,
  • organizza il proprio tempo,
  • organizza i pensieri secondo un determinato percorso,
  • organizza in maniera anticipata

Una difficoltà pianificatoria è una difficoltà ad organizzare una serie di azioni sequenziali, che permette di raggiungere un obiettivo.

La pianificazione induce certamente la padronanza del tempo, altrimenti detto devo stimare la durata di un compito.

La flessibilità: significa adattarsi a circostanze particolari. Questa funzione appare principalmente in situazioni poco routinarie. Non è un automatismo, qualcosa che si impara. In un certo senso è un cambiamento di Gestalt. Quando un soggetto manca di flessibilità, ha tendenza a preservare le proprie idee e rifiuta di cambiare punto di vista. Si tratta di valutare la pertinenza o la non pertinenza delle proprie ipotesi affinché si trovi una risposta adattata alla nuova situazione.

Un soggetto APC è certamente poco flessibile, quando deve considerare i metodi di studio.

L’attenzione: se ne distinguono diversi tipi.

L’attenzione selettiva, l’attenzione sostenuta, l’attenzione divisa o frammentata.

L’attenzione selettiva permette di portare la propria attenzione sulle informazioni pertinenti e non lasciarsi distrarre da informazioni non pertinenti. È la capacità di focalizzarsi concentrarsi su un solo punto, ignorandone gli altri.

L’attenzione sostenuta permette di mantenere la propria attenzione su un medesimo compito durante un tempo abbastanza lungo. Questa attenzione richiama la nostra vigilanza.

L’attenzione divisa o frammentata permette di fare due cose alla volta. È la capacità di raccogliere delle informazioni provenienti da diverse fonti (visive, uditive) per poi poterle trattare.

Funzioni esecutive:

Fredde

Inibizione
Memoria di lavoro 
Flessibilità cognitiva
Pianificazione
Monitoraggio

Calde

Avvio dell’azione
Motivazione
Posticipazione delle gratificazioni
Controllo emotivo
Problem solving sociale

Tutti i diritti riservati Aprile 2021