Giovanni Galli e Chiara Dainese
La nostra idea dell’alto potenziale cognitivo è un’idea evolutiva.
Consideriamo “il potenziale” come processo e in quanto tale può essergli dato impulso e direzione.
Nella prospettiva evolutiva essere ad Alto Potenziale Cognitivo:
- si manifesta come attitudine generale, ma anche come competenza in specifici contesti. Ad esempio lettura precoce, conoscenze enciclopediche, sensibilità, creatività;
- è osservabile in maniera ripetuta, vale a dire che non è l’esito di un singolo exploit;
- richiede spesso dei mediatori per realizzare e trasformare il potenziale in “prodotti finiti” intesi come frutto di una pratica deliberata;
- è caratterizzato da discrepanze di sviluppo e quindi la persona è suscettibile di sviluppare problematiche di crescita;
- implica che quando il potenziale non è coltivato o condotto, la persona può arrivare a smarrire la consapevolezza delle proprie capacità, dubitando di se stessa e confondendo il senso della propria identità
Uno dei fenomeni evidenti nel bambino APC è la presenza di varie asincronie nel proprio sviluppo. Diverse sono le discrepanze, interne od esterne, che possono concorrere a frenare od ostacolare l’espressione dell’Alto Potenziale Cognitivo.